martedì 24 agosto 2010

Un annuncio può cambiare la giornata

“In vista della partita di calcio allo stadio Maracanà, i tifosi del Vasco da Gama sono pregati scendere alla stazione Sao Cristovao, i tifosi del Fluminense sono pregati di scendere alla stazione Maracanà”. C’è una partita?? Oggi??? Al Maracanà?????? Mi informo: c’è Vasco – Fluminense al Maracanà alle 18h30!!!!


Ero alla stazione Cinelandia, stavo per prendere il treno verso la Zona Sul per andare a Ipanema, e invece dietrofront! Prendo il treno per la Zona Norte. Mi informo. A che ora è? “Alle 18 credo”. Ma ci saranno ancora posti? “Non so, è un derby, sarà già tutto pieno”, e se anche trovassi ancora i biglietti, quanto costano? “Mah, di solito 40 reais, ma questo è un partitone, potrebbe costare di più”. Tento la sorte! Se non trovo il biglietto sarà troppo tardi per tornare a Ipanema con buio e avrò sprecato il pomeriggio.


Eccolo, lo stadio Maracanà!!! Davanti si sta muovendo una marea di tifosi tricolores e cruzmalteiros, moltissimi provengono dalla rampe direttamente collegate alle stazioni di metro e treno. Lo stadio da fuori è grosso, ma basso, decisamente altra cosa rispetto agli stadi all’inglese o a certi spagnoli; alle spalle il Corcovado, di fianco due favelas. Seguo la folla sperando in un colpo di fortuna.


Ecco il colpo di fortuna! Un bagarino mi offre un biglietto per 70 reais, ne costa 30, ci accordiamo per i canonici 50 (22 euro). Ho paura: non vorrei che fosse un biglietto fregatura per approfittare di uno straniero, ma mi conforta il fatto che due carioca abbiano appena preso altri 2 biglietti da lui, però questo biglietto è strano, non è bello come i nostri, è solo una banalissima tessera magnetica con sopra stampato qualche dato sulla partita. Vediamo come va! Ai primi tornelli vengo respinto: paura! No, è solo che io ho il biglietto per la cadeira comum, ovvero il primo anello, io invece stavo salendo al secondo. Ecco l’ingresso per la cadeira: sono passato!!!!


I tornelli sono già nell’edifico dello stadio. Sono dentro!!!! Devo confessare che mi sento battere il cuore fortissimo. Ricordo l’ingresso della prima partita allo stadio, un Juve-Inter, quando dal buio del primo anello si vedeva il verde luminoso del campo in quella strettissima feritoia che è lo spazio tra i due anelli: anche qui è così, e qui mentre esco all’aperto finalmente all’interno dello stadio mi sento ripetere nella mia testa “sono al Maracanà! – sono al Maracanà! – sono al Maracanà! – sono al Maracanà!” Me lo ripeto mille volte, perché non riesco a credere di essere finito quasi per caso nel mitico stadio di Rio de Janeiro, il più grande del mondo, lo stadio della mitica finale Brasile-Uruguay.


Sorpresa: non esistono settori, posso passeggiare liberamente per tutto lo stadio, curve o tribune che siano, e posso anche scegliermi il posto! Che impressione stare qui dentro! Il campo è lì, appena oltre il fossato, basterebbe un salto e sarei già sull’erba tra le due panchine! Da sopra questa enorme scodella spuntano le montagne dell’Alto da Boavista, io mi scelgo un posto lato area di rigore con vista sul Cristo Redentore.


Lo stadio si riempie pian piano, alle 18 ormai è tutto pieno, le tifoserie si sono già riscaldate a sufficienza: a sinistra la curva del Fluminense, una banda tricolore di palloncini, a desta la curva del Vasco da Gama, palloncini bianchi e croci rosse di cartone. Mi sembra incredibile poter riempire tutti questi posti, e invece già mezz’ora prima della partita lo stadio è tutto pieno. Inizia la festa!!! Finalmente i giocatori entrano in campo, la gigantesca scodella si scalda a forza di cori e di coreografie, lenzuoli a tutta curva, palloncini, festoni. Curiosamente, e fortunatamente, nessuna vuvuzela infernale. La fortuna di oggi lavora a pieno ritmo: la partita è assolutamente spettacolare! Partita di attacco di entrambe le squadre, azioni spettacolari, azioni personali ispirate, futebol bailado!!! E anche una bella soddisfazione di gol: segna subito Il Fluminense con Gum, poi pareggia il Vasco con Carlos Alberto, che nel secondo tempo porta in vantaggio la squadra, infine il pari tricolore. Idoli dello stadio: Deco per il Fluminese, invocato dai tifosi fino al suo ingresso, e Carlos Alberto


La gente lascia lo stadio, ci vorrà tempo per smaltire tutti questi passeggeri alle stazioni, tifosi tricolores e cruzmalteiros se ne vanno insieme come erano venuti. Il Fluminense resta primo. Fortuna su fortuna, questa era l’ultima partita nel Maracanà prima dei lavori di ristrutturazione per i mondiali.


Tutta questa fortuna si paga, mi chiedo quando arriverà il conto.


[foto in arrivo]

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