sabato 21 agosto 2010

Rio col sole, finalmente!


E rieccomi a Rio! Dopo aver sorvolato Nates, Vigo, Bragança, visto Lisbona da lontano, passato Fortaleza e volato su tutto il Brasile, ecco finalmente le luci sterminate di Rio de Janeiro, senza fine realmente, per decine di chilometri, lungo le pianure ed ordinati i quartieri, sui rilievi e caotiche le favelas.


Sorpresa (siccome dalle notizie non si riusciva a indovinare nulla): starò a Rio, un hotel vicino alla stazione Cinelandia, presso il Centro e Lapa; ottimo! Sono al 16° piano di un palazzone tra palazzoni: di fronte alla mia finestra il palazzo davanti è ad appena 5 metri, se fosse in Liguria si potrebbero stendere i fili del bucato, e che impressione vedere letteralmente in casa d’altri con una voragine sotto; in fondo alla voragine, sul fondo di questo canyon cittadino, la viuzza, mentre a sinistra ecco una fetta di città con gli Arcos da Lapa e in fondo le montagne della Floresta da Tijuca assolate..


Se mi hanno fatto registrare qui significa anche che oggi la giornata sarà libera, quindi meglio approfittare di questa giornata di sole senza nuvole: Corcovado!

Ci arrivo con metropolitana e bus, risalendo l’elegante rua Laranjeiras che taglia il quartiere adagiato in una vallata incassata tra i morros altissimi che svettano da sopra i tetti dei palazzi, fino al capolinea del trenino, una stazioncina elegante che già mi fa pensare a confronti con Superga. Il trenino rosso (come quelli delle Alpi) arranca dentro a una foresta densa come se fosse solida, superando su più ponti il Rio Carioca, a volte lontanissimo là in basso incassato nella roccia. Impressionante il tratto finale, dove il trenino fa una curva e scorre fino ai piedi della cima col lo strapiombo appena oltre il finestrino: almeno 300 metri di roccia verticale!

La vista dalla cima, ai piedi del Cristo Redentore, è impossibile da descrivere: 360 gradi di città, foresta, oceano, montagne, lagune, e la cosa più impressionante è che ovunque giunge lo sguardo, questa è ancora Rio de Janeiro! Immensa… Immensa anche la bellezza di questa città che vista dall’alto è una distesa bianca di quartieri stesi dove la terra è pianeggiante, con i morros incontaminati che sembrano rocce piovute dal cielo che si sono piantate tra le case e le strade, così come la Lagoa sembra un cratere apertosi nella città: pare quasi un paesaggio creato con Simcity! La vista sul Pan di Zucchero ovviamente è la preferita da tutti i visitatori, che fanno la fila per trovare posto davanti alla balaustra, mentre alle spalle sulle scalinate è un susseguirsi senza fine di gente che allarga le braccia sotto al Cristo.



Voglio ancora fare un giro prima di rientrare in albergo, la bigliettaia del pullman mi consiglia di scendere a Botafogo, dove infatti mi faccio un giro al tramonto. Splendida la Enseada de Botafogo, che pare chiusa da ogni lato, e illuminata dal Pan di Zucchero dorato dal sole calante; migliaia di persone si muovono e aspettano i pullman davanti a tale bellezza, fortunati! Altre migliaia di persone camminano per le strade del quartiere, che raggiungo passando da Flamengo segnalato dalle decine di bandiere rosse e verdi. La sera dopo una cena rapida in un bar il rientro voglio che sia a piedi per quanto possibile, mi aiuta Rua Catete, fantastica via principale con belle case, negozi, animatissima delle tante attività che non chiudono all’ora di cena.



E’ interessante, e anche un po’ inquietante, vedere come cambia la popolazione in queste ore serali: da città affollata di giorno si passa lentamente a strade sorvegliate da sfaccendati, fancazzisti, poveri.Quando sono da solo le ultime ore di luce sono un crescendo di preoccupazioni, paura di essere aggredito; certo, succede, altroché, ma mi chiedo se non sia esagerato mettere paura alla gente in questa maniera e rovinando il piacere di gustarsi una simile città. Le donne mi sorprendono qui a Rio, la città più pericolosa del mondo a quanto piace dire, non spaventa troppo i suoi abitanti durante il giorno, che invece passeggiano tranquilli in gruppo o da soli a tutte le ore, ed è sorprendente vedere quanti siano i ragazzini che si muovono da soli tra casa, scuola, palestra, centri di attività. Anche le donne sono spesso da sole, sera compresa.

5 commenti:

  1. è strano vedere un treno in mezzo ad una foresta... ma immagino sia stato un bellissimo viaggio

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  2. Viaggio spettacolare! Da un lato la foresta, proprio come quella che c'era in Gabon, dall'altro gli scorci sulla città. Forse bisognerebbe dire DENTRO la foresta!

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  3. si si... ci credo che sia stato spettacolare. Chissà se per la gente del posto è sempre una "nuova riscoperta" oppure ci hanno fatto l'abitudine?! (sarebbe un peccato)

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  4. Non lo so, ma con quello che costa non credo che i carioca ci vadano tutti i giorni: 36 reais, circa 16 euro....

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  5. Eh beh... in effetti nn è particolarmente economico... soprattutto per loro... allora è probabile che chiunque ci salga ne rimanga affascinato... :-D

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