giovedì 2 dicembre 2010

Sao Sebastiao a mezzogiorno

Un mio desiderio era vedere quel gigantesco e brutto cono di cemento che è la cattedrale di Sao Sebastiao col sole estivo, quando a mezzogiorno è praticamente sulla testa. Oggi è una buona giornata, è mezzogiorno, le nuvole intorno all’Alto de Boavista e al Corcovado non coprono tutta la città, il sole può ben fare il suo lavoro con le quattro immense vetrate sulla facciata e la grande croce aperta sul tetto.


La cattedrale sarà anche brutta fuori e spoglia dentro, ma lo spettacolo di luce visto dall’interno ripagano alla grande chi avesse deciso di non lasciarsi scoraggiare dalle apparenze esterne. In una semplicissima ma efficacissima disposizione ecco esposta la religione cristiana: la croce sul tetto è volutamente un’abbagliante fonte di luce divina, da cui discendono sulla terra come giganteschi nastri colorati le immense vetrate istoriate. L’interno scarno della cattedrale pare così arredato della sola luce, sfruttando il sole impietoso di Rio de Janeiro in estate.

In questo gioco di luci guardo una statua posta ad un ingresso in pieno controluce, tanto abbagliante la luce dell’esterno che i contorni della statua si fanno sfumati e la forma si perde, al punto da sembrare di vedere Frank – Henry Fonda che si avvicina sfocato in “C’era un volta il West” oppure l’alieno di “Incontri ravvicinati del terzo tipo” quando si apre l’astronave. Decisamente meno religioso, ma pazienza.

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