venerdì 24 dicembre 2010

Immagini di una settimana sotto natale

Lapa di notte! Ritorno nei locali notturni dove ero stato la primissime sera a Rio de Janeiro. L’animazione e la folla per strada sono sempre le stesse, anzi di più! Stasera c’è Mart’nalia che inaugura un nuovo locale nel centrissimo di Lapa all’angolo tra avenida Mem de Sa e rua do Lavradio, il concerto è privato a invito, ma essendo il locale tutto aperto non ci basta altro che sederci al locale di fronte, già noto a me per le ottime cene nei soggiorni passati. Con la gente che affolla i marciapiedi, c’è solo da scegliere in quale locale sedersi o anche solo davanti a quale locale soffermarsi ad ascoltare musica dal vivo per qualche tempo, splendida offerta di bossa nova, samba, pagode, mpb. La sera non si ferma nemmeno con l’arrivo del diluvio, semplicemente la gente si riversa nei locali o sotto i tendoni.

La serata continua insieme ad Ana Carolina e Carla (due compagne di lavoro) e coi loro amici Beatrix e Umberto, si gioca a sinuca, un biliardo piccolo con buche e quattro palle a testa da mandare in buca stile carambola.


Nuovo viaggio per Macaé, attraversando paesaggi ormai noti ma sempre con qualcosa da scoprire grazie al motorista, che anzi mi riempie di indicazioni per il mio viaggio in Brasile di capodanno. Attraversiamo la zona degli aranceti mentre tutto intorno gli alberi sono in fiore, coi loro fiori rosso fuoco che appunto in Guadeloupe si chiamano Flamboyant.


A Macaé è un piacevole ritorno dopo 6-7 mesi. Macaé, le mie prime immagini del Brasile! E le mie prime conoscenze, le mie prime parole di portoghese, i miei primi giri nei dintorni. Tornare qui dopop questo tempo e rivedere le stesse persone mi fa accorgere di come abbia imparato in modo soddisfacente il portoghese, come non ricordare le prime stentate parole la prima settimana! E invece adesso torno qui con la padronanza di questa lingua, dopo essere stato a teatro a Rio, al cinema, dopo essere stato in grado di sostenere discorsi su ogni argomento senza problemi di espressione.


E’ bello rivedere le persone, è bello poter uscire un’altra sera con Suzana. Che peccato per la nostra distanza.


Con l’estate ufficialmente iniziata, è bello andare in spiaggia in una giornata senza nuvole e poter fare il bagno pensando che nel frattempo l’Italia è bloccata per gelo.





Arraial do Cabo è una regione di dune, tempo fa i rilievi della cittadina erano un’isola, poi le correnti hanno portato la sabbia che ha creato tomboli e lagune collegando le isole alla terraferma formando le grandi lagune della regione Lagos. Questa è la zona delle saline, tutta l’area è coperta da lame d’acqua dal colore vagamente viletto tagliate da qualche strada come le risaie quando sono allagate. Nella passeggiata a mezzogiorno sotto il sole a picco fa caldo, ma il vento rinfresca l’aria, altrimenti non vorrei immaginarmi al posto dei lavoratori di queste saline protetti solamente da un cappello a tesa larga.



Noiosissimo volo in elicottero a fare il giro di tutte le piattaforme, la mia è l’ultima. La giornata è limpida e in questo tardo pomeriggio si riesce a vedere la terraferma anche ben lontano dalla costa. L’isola di Arraial do Cabo è l’ultima a sparire dietro la foschia non appena l’elicottero scende di 100 metri per posarsi sulla prigione acquatica.


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