domenica 21 novembre 2010

Rivedo le mie amiche!

A Rio de Janeiro in questo periodo a mezzogiorno il sole è altissimo! Me ne sono accorto ieri intorno a mezzogiorno, quando ho notato che le persone calpestavano le loro ombre, piccole e brevi. Ho riconosciuto quella luce strana di quando il sole è talmente alto che gli edifici non fanno più ombra e che la luce sembra arrivare da tutte le parti. La meta di oggi è il Parque da Cidade, col Museu Historico da Cidade, sulle montagne di Gàvea, un bellissimo parco di vegetazione tropicale lussurreggiante con lo sfondo imponente della Pedra da Gavea che spunta da oltre foglie gigantesce. Purtroppo il museo è chiuso a tempo indeterminato, e ben presto mi accorgo che la strada di accesso costeggia una favela. Curiosa la favela: sono casette aggrappate alla roccia, dall’aspetto mai finito con mattoni arancioni sempre in vista, acciaio di armamento che spunta dai tetti con conclusi; c’è gente che si sorseggia una birra ai vari bar, se non fosse per la fama delle favelas sembrerebbe di trovarsi in un normale borgo come tanti ne abbiamo in Italia.

La temperatura è sui 30-31 gradi, oggi in effetti fa caldo, eppure continuano a dirmi che questo è niente! Ma chi è stato in Italia in pianura padana o in Spagna del sud riconosce che il nostro caldo estivo è insostenibile. Con questo caldo tutti girano in ciabatte e costume, è frequente trovare gente che passeggia per le vie con magliette e capelli bagnati, tranquillamente, quando anche non con sedie sdraio per la spiaggia.

La spiaggia! Di sabato sì che la vedo già affollata! Con Gabi e Julia non facciamo fatica a trovare un posto, ma siamo comunque abbastanza stretti. Che bello rivedere Gabi e Julia! Ero stato loro ospite la volta scorsa, è un grande piacere rivedersi! L’appuntamento è di fronte al Garota de Ipanema, affolato di gente ancora bagnata che torna dalla spiaggia. Un grande rannuvolamento co porta a goderci dolcini in un locale molto carino chiamato Zazà, con lucine colorate, arredamento vagamente magrebino, molto accogliente, che quasi mi sembra di essere a latitudini più fredde davanti a delle belle candeline.

Con Gabi e Julia e un loro amico di ritorno da un anno e mezzo in Italia (esperienza lavorativamente disastrosa per lui, ovviamente…) siamo anche andati al cinema a vedere Harry Potter, curioso perché io non ho mai visto gli altri film né letto i libri, e Julia non lo sopporta… Sorpresa, il film è in inglese sottotitolato. Le nuvole che stavano oscurando Ipanema nel pomeriggio iniziano a fare il loro mestiere: come mi avevano avvertito, qui a Rio fa un caldo pesante e poi magari si mette a diluviare senza fine per qualche ora, ma almeno riporta il fresco, e tutti se lo godono senza ombrello. Noi ci godiamo il tendone della birreria (Devassa, “aquì se faz, aquì se bebe”) e una piacevole serata, con Gabi che si cimenta con qualche parola di italiano.

La mia serata continua in un curioso locale di rua do Lavradio, la via degli antiquari che di sera diventa la via una delle vie dello svago serale, con le botteghe che improvvisamente si trasformano in sale da concerto, sale da ballo, birrerie. Entro al Rio Scenario, tre piani e infinite stanzette di musica dal vivo, dj, disco, dove si tira tardi con un interessante gruppetto misto.

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