sabato 25 settembre 2010

Pezzi

I pezzi di una giornata che ha visto andare in frantumi il mio piano di trasferirmi in Brasile e ha messo a dura prova la mia resistenza.

Lavoro di notte. Sono 12 ore per l’ultimo turno notturno, colazione alle 6, fare gli zaini, fare l’ultima microlezione di portoghese con Vanessa (sempre doppi sensi mi fa fare…), salutare chi resta, ovvero Adriana, Rocìo (capelli lunghi nerissimi, occhi nerissimi, viso andino, colombiana che ha sostituito Graziela), salutare chi arriva, ovvero Elaine che era con me le prime due settimane e Luis con cui ho fatto “vacanza” al mio arrivo.

Prima tragica scoperta. Il mio account internet è bloccato. Non posso aprire la posta, quindi non riesco a copiare il numero della ragazza che mi ospita più tardi e il suo indirizzo, siccome il telefonino su cui avevo scritto tutto mi è stato rubato come tutti sanno.

Beffa alla tragica scoperta. I telefoni della piattaforma non funzionano. Non posso nemmeno chiamare alla base per dire che non posso accedere ai dati del volo per l’Italia.

Sfinimento. In elicottero non riesco a dormire come invece avevo fatto all’andata. Arrivati all’aeroporto di Jacarepaguà in Barra da Tijuca andiamo con Oscar a ritirare le valige nei rispettivi hotel in Centro, imbottigliati nel traffico tra le favelas.

Seconda tragica scoperta, la peggiore. Alla base ne approfitto per parlare della mia intenzione di abitare in Brasile, mi rispondono che ci sono troppi impedimenti che lo rendono infattibile: obbligo di passaggio al contratto brasiliano che è più svantaggioso economicamente e anche come rotazioni lavoro/pausa; necessità di un nuovo visto di residenza; ottenere la residenza in Brasile; lavorare solo più in Brasile e senza possibilità di fare esperienza anche in Argentina o Colombia o altro; accettare il contratto brasiliano come unico passaggio di contratto, perché mi assicurano che una volta fatto non potrò più tornare indietro al contratto internazionale, potrò solo più licenziarmi. Questo spiegato con grande freddezza e indifferenza, Il tutto mentre nella saletta a fianco un manager spiega alla sua collega (credo argentini) quanto sia bello e spettacolare il suo appartamento a Ipanema con terrazzo… E così, improvvisamente, trovo un esempio per dimostrare che Fantozzi è tutto vero.

Col mio progetto interamente svanito, lascio i bagagli alla base e me ne vado a farmi il mio bel giro per il bel Centro di Rio de Janeiro, ne approfitto per rivisitare la fantastica esposizione del Centro Cultural do Banco do Brasil, di cui adoro la parte dedicata alla spedizione attraverso il Brasile del 1821-1829 di Langsdorff.

Altra beffa. L’appuntamento con la ragazza è alle 7, contavo di lasciare i babagli in base con tranquillità per girare liberamente, siccome la ditta chiude alle 6. E invece no: oggi è venerdì e quindi chiude alle 5, all’idea di dover andare in giro per il Centro con due zaini e il trolley passo il tempo pensando a chi e come mi ruberanno gli zaini lasciandomi con solo più quello che ho addosso.

Ovviamente essendo ora di punta capiuta che la metropolitana sia strapiena, anche se senza fretta, aspetto un’ora per poter entrare con tutti i miei bagagli.


Alle 19h20 finalmente sono a casa di Gabi, che mi ospita qualche giorno. Sono a Tijuca, zona Nord, in un appartamento piccolo e arredato con semplicità ma accogliente. Per un attimo mi sembra di vedermi nel futuro o nel tempo della probabilità: in questa casa di Rio de Janeiro, seduto al divano, o in cucina, o affacciato alla finestra a guardare la via sotto, a preparare da mangiare, a non sentire la necessità di uscire 24 ore su 24, a fare le cose che faccio anche a casa. Enorme la differenza rispetto a quando stavo in hotel, e non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo; triste dover pensare che queste bellissime sensazioni di godermi questa casa nuova come il giorno in cui fossi entrato nella mia casa sono solo una illusione; amara la sensazione di sentirmi “a casa” per qualche giorno assaporandomi per brevissimo tempo quello che non posso più permettermi di fare.

A parte questo, tutto bene.

1 commento:

  1. Posso fare qualcosa da qui' per la tua posta?
    Semmai creati un nuovo account temporaneo, da qualche parte.
    Papa'.

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