Quattro ore per andare a Sana, tre ore per stare a Sana, tre ore per tornare da Sana: la gita di oggi è una gita per soli viaggiatori pacati, astenersi frettolosi.
Oggi sono da solo, mi prendo la giornata libera: sabato e domenica li ho passati a muovermi tra Macaé e la piattaforma al largo di Rio de Janeiro, così oggi recupero il finesettimana perso e finalmente vado a Sana! Sana la inseguiamo da tempo, ma la sua posizione scomoda l’ha sempre relegata a seconda scelta rispetto a località più comodamente raggiungibili, ma oggi la voglia di non buttare la giornata è troppo forte.
Sana è un piccolo villaggio sperduto tra queste bellissime montagne, tutte le sue vie sono lastricate di granito, le casette sono piccole e colorate con ricchi giardini, palme abbelliscono strade e piazze. La piazza principale è anche il capolinea del van: c’è un parco municipale, dei bar, diversi localini per mangiare, una casinha do hippie, pousadas e campeggi, una chiesa. Nella chiesetta (messa il martedì e giovedì alle 18) in cantoria non c’è un organo ma… batteria e chitarra. Per le sue strade lastricate passeggiano lentamente abitanti vestiti con giacconi e maglioni (loro hanno freddo!), cazzeggiano cani, sfilano maggioloni e fazenderos a cavallo.
Di questa gita a Sana il bello è anche la strada. Il bus di linea percorre la Br 101 a velocità costante, sembra di essere su un treno che scorre in mezzo a chiazze di mata atlantica, in mezzo a pascoli per vacche e cavalli a perdita d’occhio, lungo fazendas tanto ricche da avere la chiesa privata, in mezzo a montagne granitiche e collinette rotonde, in cielo volteggiano urubù e uccelli che sembrano pterodattili.
Tappe del viaggio di andata: bus fino al Terminal Central di Macaé, 40 minuti abbondanti, 2,30 reais (1 euro); bus di linea per Rio de Janeiro da Terminal Rodoviaria di Macaé, fermata Terminal Rodoviario di Casimiro de Abreu (semplicemente Casimiro), 1 ora, 9,70 reais (4 euro); van 12 posti da una stradina di Casimiro per la piazzetta principale di Sana, 40 minuti, 5 reais (2 euro).
Tappa del viaggio di ritorno: attesa di un’ora dell’ultimo van in piazzetta a Sana; van fino a Casimiro, 50 minuti (ma è discesa!); bus da Nova Friburgo per Macaé via Rio das Ostras, 70 minuti, 8,70 reais (3,50 euro).
Sono belle le pause ai terminal: file di bus, negozietti di panini, bibite, schermi per vedere le partite.
La strada per Sana segue i meandri incassati nella roccia nera del Rio Sana, su strada asfaltata fino al monumentale Portale di Sana, poi è solo più uno sterrato argilloso fangoso, il van procede spedito ma ballonzolando a ogni buca, si superano fazendas, proprietà private con aspetto d’altri tempi, fazenderos a cavallo, località per rafting, paurosi ponti di legno a passaggio alternato.
Sana è il capoluogo dell’avventura e della natura di questa regione, la cittadina che tutti consigliano di vistiare: in mezzo alle montagne, tra le cascate, ai piedi del Peito do Pombo [Petto di Piccione….], fratello minore della Pedra do Frade. A Sana le cascate sono patrimonio locale e sono pertanto indicate da un grosso cartello stradale: cachoeiras a sinistra! Strada sterrata, ponti di legno, poi sentiero in mezzo a cespugli di bambù. Il sentiero è quello che porta alla cime del Peito do Pombo, una stradina rossa d’argilla umida tra roccioni neri e palme e banani, ogni tanto spunta una casina, ogni tanto incrocio dei locali a dorso di mulo.
La mata atlantica fittissima impedisce di vedere l’acqua ma la si può ascoltare in basso, se ne può seguire il rumore seguo le tracce seguendo il rumore; a volte mi vengono in mente le cascate in Guadalupa: stesso accesso impegnativo, stesso fango sulle scarpe, stesse cadute nelle pozze d’acqua, stesso odore, stessa luce che penetra a fatica tra le piante fino al suolo, stessa sorpresa di fronte al monumento naturale che appare improvvisamente superata l’ultima barriera vegetale. Ed eccola, una lunga forra scavata nelle scure e lisce rocce granitiche di questa regione, acqua giallastra, acque impetuose, piante ovunque.
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