mercoledì 2 giugno 2010

La quarta settimana


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La quarta settimana inizia decisamente sotto tono; peccato, perché i fasti degli ultimi giorni promettevano ben altro. La festa in spiaggia di domenica pare aver assorbito tutto il bello e tutto il meglio dell’ultimo periodo, ora siamo stanchi (nessuno dorme più di 5-6 ore in media – media! – a notte), contenti, forse anche pericolosamente appagati.
La settimana in base si sviluppa come di consueto per gli standard locali della ditta: qualche giorno senza fare nulla più che andare a farsi vedere, qualche corsettino per giustificare la presenza. Purtroppo per noi la fortuna stavolta ci ha lasciato, facendo piovere nei due giorni ufficialmente liberi, impedendoci di andare in montagna, oppure di fare finalmente la gita a Nova Friburgo. Io personalmente ne ho approfittato per una passeggiata in spiaggia con vento furioso, tanto da smuovere le acque di specchio della laguna, e tanto da scartavetrarmi le scarpe con la sabbia grossolana di questa spiaggia.
Ho ritrovato un caro amico compagno di lavoro in Venezuela, purtroppo abbiamo calendari diversi e riusciamo a vederci poco, ma presto si recupera! I miei compari italiani invece sono in partenza, e anche se hanno ottenuto un gentilissimo rinvio per godersi ancora la settimana in Brasile, sentiamo quella classica e triste aria di “fine della vacanza”; purtroppo da oggi anche io ho un calendario diverso dal loro, e quindi anche con loro si fa dura vedersi.
Le varie ragazze lavorano, come sempre, rendendoci difficile, come sempre, riuscire ad organizzare qualcosa per vederci tutti (ma francamente ormai abbiamo tutti voglia di vederci da soli..) e ancora di più rende difficile organizzare serate solitarie, per non far arrabbiare nessuno.
A peggiorare le cose ci si mette questo corso anche domani, che in Brasile è giorno di festa: per questo mi sono già perso un pomeriggio oggi mentre tutti erano liberi, e domani mi perderò l’intera giornata, ché tutti gli altri si godranno il festival jazz di Rio das Ostras - sempre che non ci siano già andati oggi pomeriggio.
Magari domani riesco a raddrizzare la giornata se Eliane mi aspetta per andare a Rio das Ostras oppure per vederci a duettare qualche bossanova che lei si è messa a studiare da oggi.

Era da prevedere: domenica sapevamo di avere raggiunto l’apice, e dopo ogni apice c’è sempre la discesa.

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