lunedì 26 marzo 2012

La torta ragno


Una delle cose che mi piace di quando sono in una città che non sia la mia è comportarmi come se ne fossi un abitante, senza il bisogno di dover correre tra un monumento e l’altro in una sorta di caccia alla foto da cartolina, ma vivendo la città andando in giro magari in un punto qualsiasi insieme a migliaia di altre persone. A Rio, in queste ore di scalo tra Navegantes e Vitòria, vado a trovare Gabi a casa sua e insieme andiamo a fare una passeggiata per Botafogo.
Gabi mi conosce bene e sa dove portarmi: al suo bar preferito delle torte. Siamo sulla strada che costeggia la splendida baia di Botafogo (bagno sconsigliato per inquinamento), chiusa al fondo dall’imponente Pan di Zucchero e in fondo da Niteroi oltre il mare. La torta prescelta è una nuova “torta ragno”, per il motivo a ragnatela disegnato col cioccolato nero sopra una copertura di panna…. Accompagna il tutto il consueto succo d’arancia, che qui a Rio de Janeiro resta insuperabile per sapore rispetto a ogni altra città in cui l'ho assaggiato.
Con Gabi ci raccontiamo le novità in cima alla terrazza dello Shopping Botafogo, affacciato splendidamente sul Pan di Zucchero, in questa giornata normale tra amici ormai già quasi di lunga data.


L’aeroporto Santos Dumont è in pieno centro a Rio de Janeiro, atterrare qui o decollare, lungo la pista che lancia gli aerei in faccia al Pan di Zucchero, significa avere una vista unica sulla città.
Sorvolare l’infinita Zona Norte, spalmata di indistinguibili favelas e quartieri dal basso valore abitativo, vedere le enormi arterie stradali tagliare distese di casette e baracche, vedere a un certo punto la Igreja da Penha incollata sopra a un roccione piantato nella città, seguire la teleferica del pacificato Complexo do Alemao (ricordate i carri armati in città a novembre 2010?), seguire il gran canyon di grattacieli che è la avenida Rio Branco, provare a indovinare il profilo della costa prima del seppellimento con spianate di Flamengo e Gloria.
Soprattutto, volando verso est, tralasciando l’orrenda Sao Gonçalo, è una sorpresa osservare Niteroi, vedere come sia l’immagine speculare di Rio de Janeiro dall’altra parte della baia, solo meno urbanizzata e meno stuprata da ecomostri: roccioni come il pan di Zucchero, lagune, quartieri tra laguna e mare, barre sabbiose edificate, architetture di Niemeyer, lunghe spiagge ricurve, montagne panoramiche.

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