sabato 10 marzo 2012

Florianòpolis

L’isola di Santa Catarina è il paradiso privato di Florianòpolis, la città che due anni fa, nelle primissime settimane di Brasile, mi era stato sufficiente vedere in una foto soltanto per decidere che un giorno avrei voluto essere proprio qui. Dal centro della città due ponti la collegano alla terraferma, “il continente”, così lo chiamano, esattamente come i siciliani chiamano la terra appena al di là dello stretto.

Passeggio nella città delle modelle (Adriana Lima, Gisele Bundchen) tra abbondanti occhi azzurri e capelli biondi, in un calore inaudito e in una abbagliante luce tropicale insieme a gente noncurante di magliette e vestiti pezzati. Siamo tutti in cerca di riparo sotto i maestosi fichi barbuti della fresca Praça XV, dove mi gusto una buona tapioca con cocco e il sudamericanissimo doce de leite; studenti, vagabondi, acquai (sì, acquai, che girano con la loro tanica di acqua per dare rinfresco con un bicchiere), anziani che giocano a domino o a carte popolano le stradine nei dintorni della cattedrale metropolitana.

La sensazione mentre mi aggiro per le stradine di Floripa (che è il nome affettuoso per Florianòpolis) è di essere in una cittadina caraibica, per lo meno così la fa sembrare ai miei occhi la sua architettura coloniale che mi ricorda gli edifici che vedevo in Venezuela, ma mi sembra anche talvolta di essere in una città mediterranea del sud. Il mercato coloniale sembra il luogo più animato della città: i bar, i ristorantini, i negozietti riuniti nella “camelaria” (sembra che i brasiliani amino definire con nomi o immagini arabi tutto quanto riguarda il commercio, altrimenti anche il quartiere mercatale di Rio non si chiamerebbe Saara), i banchi di carne e formaggi e soprattutto del pesce, artigianato per turisti; scommetto che un tempo si affacciava sul mare, pronto a ricevere le merci direttamente dalle navi, adesso ha davanti a sé una spianata di strade e svincoli per gli enormi terminal stradali e l’accesso al ponte per il continente.

Praça XV
Cattedrale in Praça XV














Finalmente un leader - Finalmente un muro!

Dal terminal central partono tutte le linee per l’isola. Percorrerla mi ricorda in ogni momento la Gwada, in effetti quest’isola potrebbe benissimo essere una piccola isola delle Antille, con il suo capoluogo, le montagne, le lagune, i sentieri, le grandi dune.

In viaggio verso Florianòpolis

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