martedì 7 luglio 2015

Vista sull'equatore

La linea della costa non lontana è una linea gialla brillante, invitante nei giorni di sole, e azzurrognola nei giorni uggiosi, è la costa tra Port Gentil e Libreville. Nel mare poco distante da qui c’è un “palo” piantato nel mare, è un vecchio pozzo, di giorno sporge dal nulla, versione marittima del monolito di “2001 Odissea nello spazio”, di notte è la lanterna di un faro impossibile.
Trovata una mappa di localizzazione intuisco che siamo quasi sull’equatore, pare ad appena 600 metri, una distanza pari alla lunghezza di Piazza d’Armi a Torino, il palo sta appena al di là, la linea giace proprio nel mezzo. La linea dell’equatore… uno di quei luoghi speciali nella geografia del nostro pianeta, seppure intangibili: a Quito in Ecuador, nel parco dedicato, solo il gioco del mulinello d’acqua che cambia verso spostandosi di pochi metri a nord o a sud lo svela in parte.
Mi ricordo che da bambino pensavo che l’atlante, in quanto rappresentazione del mondo, fosse talmente reale da credere che le scritte fossero anch’esse veramente esistenti, guardavo la cartina al mare e mi immaginavo per questo che al largo della Liguria, se avessi nuotato a sufficienza, avrei trovato le lettere della scritta “Mar Ligure”. Provo allora almeno a immaginarmela la linea dell’equatore, di un tratto di china sulla carta provo a vedere una linea solida che galleggia leggera sulle onde, ne indovino il prolungamento a terra, fino alla spiaggia, e oltre in mare lontano fino a dove compare il Brasile, per poi continuare a filare sul Pacifico, tagliare l’Indonesia, filare lungo la foresta equatoriale, e riapparire di nuovo sulla spiaggia alle mie spalle.

Mi torna in mente un esploratore recente che ha seguito la linea dell’equatore a nuoto e a piedi intorno a tutto il mondo, era partito proprio da qui, da un cippo di segnalazione nella bella linea dorata della spiaggia qui davanti. Me lo immagino mentre passa di qua, tra me e il palo piantato nel mare, che si lascia l’Africa alle spalle in una linea di schiuma delle sue bracciate. Ora le navi di appoggio stanno ancorate proprio sulla linea, come di proposito.

Tra me e il palo sfila l'equatore

2 commenti:

  1. Non ho mai saputo che avessi cercato le scritte sul mare, al largo di Bordighera: ora che ci torno guardo e controllo... :-)
    Papa'

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